L’arte emiliana nella fototeca di Anna Ottani Cavina

Nel 2021 la studiosa Anna Ottani Cavina ha donato alla Fondazione Zeri, di cui è stata direttrice dal 2001 al 2014, la sua fototeca. Questo fondo fotografico, composto da oltre 18.000 fotografie, incentrato su aree geografiche e ambiti di ricerca poco rappresentati nella fototeca di Federico Zeri, permetterà di arricchire il prezioso database on-line della Fondazione.
La Fondazione Zeri ha avviato il progetto Un archivio per il territorio. L’arte emiliana nella fototeca di Anna Ottani Cavina, che ha permesso di catalogare fino ad oggi oltre 3.600 fotografie dedicate a Felice Giani e alla decorazione neoclassica in Emilia e Romagna, ai Carracci a Bologna, già disponibili nel catalogo online.
È attualmente in corso la catalogazione del nucleo di 1.548 fotografie relative ai Pittori Caravaggeschi.

Per saperne di più 

Anna Ottani Cavina inizia a formare la sua fototeca durante gli anni universitari, probabilmente dal 1959 e durante il lavoro di ricerca per la tesi di laurea sui Bibiena, discussa nel 1961. La fototeca rispecchia gli argomenti di ricerca centrali nella carriera accademica della studiosa: la prima metà del Seicento (2.109 fotografie), con i contributi sui  Pittori Caravaggeschi e i Carracci, la Decorazione neoclassica e i pittori nordici in Italia (7.235 fotografie), in grandissima parte costituita dalla documentazione raccolta in oltre vent’anni di ricerche sull’attività di Felice Giani (1758-1823), la pittura di Paesaggio in Italia (1.240 fotografie), con le aperture verso la pittura en plein-air alla fine del Settecento (Jean-Baptiste Camille Corot, Thomas Jones, Louis Gauffier).

Anna Ottani Cavina, professore emerito di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Bologna, Visiting professor in numerose università statunitensi, ha lavorato presso la National Gallery di Washington, il Getty Center di Los Angeles e il Metropolitan Museum di New York. Ha inoltre diretto la Fondazione Federico Zeri dalla sua costituzione fino al 2014. I suoi interessi di ricerca vertono sull’arte italiana ed europea tra Seicento e Ottocento, con particolare attenzione alla pittura caravaggesca, temi sui quali ha curato numerose esposizioni in Italia e all’estero.

Tra le sue pubblicazioni: Carlo Saraceni (1968), Il Settecento e l’antico (Einaudi 1982), I paesaggi della ragione (Einaudi 1994), Paysages d’Italie (Electa 2001), Geometries of silence (Columbia University Press 2004), Federico Zeri, dietro l’immagine (Allemandi 2009), Terre senz’ombra (Adelphi 2015), John Ruskin, Le pietre di Venezia (Marsilio 2018), Una panchina a Manhattan. Nuove geografie dell’arte (Adelphi 2019).

Dove

Fondazione Federico Zeri Piazzetta Giorgio Morandi 2, Bologna